• Acri.jpg
  • Cecita.jpg
  • Comunitamontana.jpg
  • Cupone-sottobosco.jpg
  • Giamberga.jpg
  • Lago.jpg
  • Notturno.jpg
  • Vista-Panor.jpg

Acri, comune della Calabria, sorge a 44 km da Cosenza nella Presila a circa 720 m. sul livello del mare. È situata sulla cima pianeggiante ed alle falde di un colle, sul quale ancora rimane parte dei Rioni Padia, Castello e Picitti. Acri possiede un territorio molto vasto. È in gran parte montuoso e frastagliato da fiumi e da torrenti. Il territorio è bagnato da numerosi corsi d’acqua: il Mucone, che significa "muggente" per il sordo rumore che manda in lontananza, nasce dai monti della Sila e si perde nel Crati. Un altro fiume è "Duglia", che nasce nel territorio di Acri, attraversa Bisignano e sbocca nel Mucone. Presso l’abitato scorre il torrente Calamo che è stato coperto, per cui non è più possibile vederlo nè ascoltarne il rumore . Le montagne principali sono: a nord Serra di Buda, a m.926 di altitudine, con ampio panorama verso la confluenza del fiume Calamo nel Mucone, dove la tradizione popolare vuole che sorgesse un vulcano spento dal Beato Angelo;studi recenti hanno accertato che in realtà, nella nostra cittadina, non è esistito alcun vulcano; la Crista, la quale, dai suoi 1124 m di altezza, consente di ammirare il paesaggio che dolcemente degrada fino al mare, presso Sibari, a nord, e fino a Corigliano Calabro verso sud; ad est Logna, il Turritano e Pietramorella; a sud le Serre di Mucone; a levante la Sila Greca, la quale forma un altopiano estesissimo: un tempo era un fitto bosco di pini, continuazione della Sila Grande. Attraversando questa parte della Sila, si arriva in salita ad un’altura detta Scangiamoneta, dove un grosso pino caduto ha formato come un gran ponte sopra una piccola valle nella quale zampilla una sorgente di acqua freschissima e, continuando a salire, si arriva alla cima del monte Palèpato, alto 1481 m, da dove, a perdita d’occhio, si vede tutta la Sila. La montagna di Pietramorella, della estensione di ettari 1333 circa, formava un fitto bosco di querce "farnie" , elci, aceri ed altri alberi silvestri. Il clima è particolarmente salubre grazie alla favorevole e caratteristica posizione tra lo Ionio e la Sila, per cui sarebbe un luogo ideale per lo sviluppo dell’agriturismo. La popolazione è composta da circa 25000 abitanti tra cui 12000 residenti in varie frazioni.